Già ospite della Galleria360 l’artista australiana Regina Noakes, attraverso le sue opere, ci riporta nel suo mondo tutto al femminile pieno di riferimenti bibliografici e poetici. Ci sembra di sbirciare da una finestra un mondo che sembra appartenere ad ognuno di noi.
Fortemente autobiografica, con dei chiari rimandi alla pittura “naif” l’opera di questa straordinaria artista ci rimanda al romanzo di Lewis Carroll “Alice nel paese delle meraviglie” da cui l’artista è sempre stata ispirata.
Ed in effetti ha in sè connaturata la dote della schiettezza. Il suo carattere sensibile ed attento, si riversa con entusiasmo nei suoi quadri proprio come Alice alle prese con il suo inconscio e con un mondo di personaggi inverosimili.
Ogni scena è un racconto, una narrazione in punta di pennello, in bilico tra la fiaba ed i ricordi dell’infanzia,
quando la vita era semplice ed i rapporti umani più schietti e generosi.
La percezione è quella di una vita lenta, scandita dal passaggio naturale delle stagioni, intrisa di valori antichi, forse irrimediabilmente perduti. Questo, il mondo ideale trasferito in pittura con un linguaggio tutto naif.
I suoi quadri non sono che sogni, brani di vita tante volte immaginati, tante volte sognati molte volte vissuti.
I suoi personaggi, quasi sempre donne, sono spesso alle prese con faccende quotidiane.
Regina Noakes, era in cerca di un linguaggio che rispondesse al suo bisogno di autenticità’ e di poesia. Il naif è una scoperta casuale.
Lei non imita i pittori naif, ma prende in prestito quelle atmosfere per trasferirvi la sua realtà.
Con gli strumenti della pittura naif ricrea con candore e tenerezza un mondo di silenzio, semplicità e buoni sentimenti sul quale ci affacciamo senza fare rumore, come la luna che fa capolino tra le nubi dei suoi splendidi notturni.
Dott.: Roberta Mottola
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