L’autunno si apre alla Galleria 360 con una mostra collettiva dal titolo “Lost in Art”
“Lost in Art”, porta con sé un significato evocativo che immediatamente ci immerge nello spirito di una mostra che ci invita a perdersi per poi ritrovarsi attraverso le immagini iconiche che gli artisti propongono. Si varcano gli aspetti materici per sporgersi verso un’indagine trasformativa e trascendente, dove uno spirito sottile guida verso immanenze che ci conducono in uno spazio “altro”. Ogni opera diviene uno specchio in cui riflettere l’immateriale che va oltre la realtà; ecco che la creatività dell’artista diviene propensione versatile e inquieta verso una ricerca interiore. Qui si aprono nuovi orizzonti e scenari dove ancora una volta possiamo perderci in un terreno sconfinato fatto di pensieri e sogni. Questo è un luogo che solo l’arte può creare, attraverso la sua capacità intrinseca e quasi magica di rendere visibile l’invisibile attraverso una bellezza evocatrice e catartica che le opere sprigionano.
Il concetto di “perdersi nell’arte” rimanda a un’esperienza profonda e intima in cui l’osservatore viene trasportato oltre la realtà quotidiana, entrando in un mondo di emozioni, sensazioni e riflessioni che solo l’arte può donare. “Perdersi” nell’arte significa lasciarsi andare, mettere da parte le limitazioni del presente per immergersi completamente in un’opera. Questo smarrimento è liberatorio: è una forma di fuga che non aliena, ma piuttosto arricchisce l’anima e il pensiero.
Sviluppare questo concetto può partire dal riconoscere come l’arte, nella sua capacità di riflettere la condizione umana, offra rifugi temporanei che ci permettono di riconciliarci con le nostre emozioni, i nostri desideri e le nostre ansie. “Perdersi” nell’arte significa anche perdere il senso del tempo, essere catturati dal fascino dell’estetica, dai simboli, dalle forme e dai colori, e dimenticare per un attimo il mondo esterno.
È qui che nasce un legame tra smarrimento artistico e la ricerca di significato o di bellezza in un mondo complesso, che infine riporta a un modo per esplorare il sé, un viaggio interiore che consente una maggiore comprensione di sé stessi e del mondo.
L’arte diventa quindi non solo uno strumento estetico, ma anche un mezzo per esplorare profondità personali e collettive, dove spesso, più che risposte, si palesano nuove domande sull’esistere, che ci portano verso nuovi significati.
L’Inaugurazione avrà luogo Venerdì 11 ottobre 2024, alle ore 19.30, in via Borgo Ognissanti 77r, Firenze.