“L’arte non è uno specchio per riflettere il mondo, ma un martello per forgiarlo.”
(Vladimir Majakovskij)
Di solito, parliamo di globalizzazione applicandola ai meccanismi di origine economica, ma in realtà esercita la sua influenza anche nel contesto delle pratiche estetiche. La straordinaria mobilità, il processo di globalizzazione sempre maggiore, la rivoluzione digitale, l’affermazione dei social network come mezzi principali di comunicazione hanno determinato infatti una rottura dei confini fisici e culturali.
Le mutazioni imposte dalla globalizzazione hanno portato alla ribalta nuove culture e consequenzialmente, nuovi territori artistici da esplorare e con cui confrontarsi, favorendo lo scambio e le ibridazioni tra culture e linguaggi differenti. Ciò ha generato nuovi modelli di pensiero, aprendo orizzonti di sviluppo inediti e imprevedibili anche al mondo dell’arte. In un processo sociale, politico, culturale ed artistico che sta facendo di tutto “il mondo un solo paese”, l’artista si pone dunque come viaggiatore, come sperimentatore, continuamente in bilico tra territori fisici e simbolici. Se l’incontro e confronto tra culture e tecniche differenti è fonte di arricchimento, dall’altra parte può generare un senso di precarietà.
In un’era incerta come la nostra, fatta di continue promesse e disillusioni, gli artisti che espongono alla mostra “Internation-Art”, attraverso metodologie espressive diverse, ci forniscono una “bussola” per orientarci in questo multilinguismo culturale: ovvero l’identità culturale e personale. Infatti, se da una parte la rassegna artistica evidenzia il pluralismo culturale che contraddistingue la società attuale, dall’altra sottolinea anche l’importanza di rimanere fedeli alla nostra unicità, evitando di impoverire la soggettività in favore di sterili omologazioni.
Gli artisti di “Internation-Art” attraverso le loro opere si relazionano quindi con un mondo che cambia rapidamente; ma in questo caotico divenire ci mostrano come l’espressione artistica non nasca dalla fissità di giudizio, ma dalla interazione e contaminazioni continue, salvaguardando però al tempo stesso l’idea di un’arte come luogo dell’individualismo e dell’alterità.
La mostra sarà inaugurata Venerdì 1 Aprile 2022 alle ore 19.30 presso la nuova sede in via Borgo Ognissanti 77r, Firenze. Durante il vernissage musicisti Jazz suoneranno dal vivo. In base al decreto legge del 7 gennaio 2022, n. 1, l’accesso alla galleria è consentito esclusivamente ai visitatori in possesso del green pass covid-19.