“Cos’è una buona opera d’arte? È qualcosa che possiede quell’energia che ti mette in sintonia con quanto sta accadendo alle tue spalle … se prendi tutto quello che fai come una questione di vita o di morte, e sei presente al cento per cento, allora le cose accadono davvero. Meno del cento per cento non è arte degna di questo nome. È così difficile, ma è l’unico modo” (Marina Abramović)
Oggi la straordinaria mobilità di persone, la facilità di comunicazione, la rivoluzione digitale e la sempre maggiore globalizzazione, hanno infranto i confini fisici e culturali, portando alla creazione di un’arte e di una società senza confini. Una “internazionalità” che non si è limitata a definire nuove geografie artistiche, ma che ha portato anche alla contaminazione di tecniche e mezzi diversi, infrangendo e superando il principio millenario della kalokagathìa, l’ideale greco del “bello e buono”. L’artista contemporaneo cioè, non indietreggia più di fronte agli aspetti meno nobili del mondo; è capace di cambiare; è lungimirante, flessibile; libero dagli stereotipi che ancora condizionano il mondo dell’arte contemporanea e si apre ai molteplici stimoli culturali.
Per potersi muovere tra le sabbie mobili dei paradossi dell’attuale cultura artistica infatti, secondo la celebre esponente della performance art Marina Abramović è necessario prima di tutto riconoscere la propria essenza d’artista, saper seguire l’intuito; avere coraggio; agire secondo immaginazione; essere pronti a fallire; non cadere nella routine; rischiare; essere presenti; entrare in contatto profondo col mondo. Decimo ed ultimo fondamentale punto di questo decalogo, che la nota artista serba ha stillato durante l’intervista con Christian Lund, consiste infine nel saper “predicare la differenza tutta la vita, per godere del conformismo in età matura. Sic est.”
Il dibattito sull’arte contemporanea è oggi molto acceso e trova stimolanti spunti di riflessione nella nuova mostra “Internation-ART” organizzata dall’art director Angela Fagu. “Internation-ART” è infatti una rassegna di arte contemporanea dove artisti internazionali, attraverso le loro opere, sviluppano nuove considerazioni e pensieri sull’attuale condizione dell’arte e dell’artista, facendo dialogare il passato con il presente e facendo interagire i linguaggi tradizionali con le nuove tecnologie, attraverso ingegnose manipolazioni ed eclettiche ibridazioni.
Nel rispetto delle normative imposte dall’attuale emergenza sanitaria, l’inaugurazione si svolgerà a porte chiuse e sarà visibile in diretta Instagram il 7 Maggio alle ore 18:00
Virginia Bazzechi Ganucci Cancellieri