“Dare, ricevere, ricambiare” sono le tre caratteristiche che l’antropologo Marcel Mauss in “Essai sur le don” identifica come caratteri fondamentali e obbligatori del concetto di dono nelle comunità primitive da lui studiate.
Il dono è socialità obbligatoria, non è pratica disinteressata: crea, rafforza e conserva i legami sociali ed economici. Ma oltre ai riflessi che si possono notare sull’Homo oeconomicus moderno, e quindi a tutte le condizioni legate ai rapporti di tipo esclusivamente commerciale e materiale, si può vedere come il dono possa avere un ascendente decisivo in quello che è lo svilupparsi di rapporti di fiducia e legami, che nascono nel sacrificio del tempo nel momento del “ricambio”. Nel ricambiare creiamo, tessiamo una maglia di rapporti e relazioni, definiamo la nostra identità sociale.
Ma se l’atto di donare si può definire come un atteggiamento inconscio di apertura verso l’altro, come possiamo definire quello che riceviamo in modo passivo quotidianamente dai fattori esterni con cui interagiamo? Costantemente riceviamo e non ce ne rendiamo conto: correndo dietro ai tempi della vita diamo per scontata la luce e il tepore del sole nelle giornate più fredde; la voce della città che risuona nella strada composta di rumori e relazioni, caos e silenzi, che contestualizzano la frazione di individuo che si è in quel momento. Momenti di esistenza che nelle tele e nella materia gli artisti racchiudono, ma allo stesso tempo fanno uscire, per donare concetti che risultano dalle relazioni e gli scambi più personali vissuti. Le riflessioni su ciò che viene dato e ciò che viene ricevuto nelle opere degli artisti diventano espressioni di colore e forma, dove lo spazio e il tempo ad esso dedicato si trasformano in una pausa per poter immortalare e valorizzare con la loro arte gli stimoli esterni e interpersonali di cui si nutre il loro animo creativo. L’arte costantemente si dona a noi come mezzo più intimo di comunicazione, lo riceviamo se sappiamo davvero ascoltare, ma sappiamo come ricambiare?
La Galleria360 con la mostra “Christmas Expo” invita ad una riflessione attiva e partecipata a questa domanda. L’inaugurazione avrà luogo Venerdì 2 Dicembre 2022 alle ore 19.30 in Borgo Ognissanti 77/R, Firenze. Ad accompagnare in questa ricerca vi saranno le note jazz di musicisti che suoneranno live durante il vernissage, unito ad un drink di benvenuto.
Ingresso libero
Francesca Sarpano