Nei giorni 7 – 8 – 9 Marzo la galleria sarà chiusa al pubblico per allestimento.
“Le donne devono sempre ricordarsi chi sono e di cosa sono capaci. Non devono aver paura del buio che inabissa le cose, perché quel buio libera una moltitudine di tesori.
Quel buio che loro, libere, scarmigliate e fiere, conoscono come nessun uomo saprà mai.” (Virginia Woolf)
Nel mese in cui si celebra la “Giornata Internazionale della Donna”, la Galleria360 organizza una mostra dal titolo “Arte Donna”, volta ad incentivare la conoscenza delle varie espressioni artistiche femminili e a celebrare il binomio Donna ed Arte.
Inaugurazione Venerdì 10 Marzo | dalle 19.30 alle 21.00 | via Borgo Ognissanti 77/r, Firenze.
Durante il vernissage verrà offerto un drink di benvenuto mentre musicisti Jazz suoneranno dal vivo.
Nel mondo dell’arte, come in tanti altri campi, per secoli le donne sono state relegate ad un ruolo comprimario, ovvero ad un ruolo importante ma non decisivo. Elevate a Muse ispiratrici, a donne angelicate o a riflesso del lato sentimentale dell’esistenza, le donne hanno ispirato le menti di artisti, che hanno dato così vita alle pagine più significative dell’arte, della letteratura, della storia, della poesia. Costretta in un ruolo storico che la vede subordinata all’universo maschile, oppressa ed annichilita dalle convenzioni sociali, incapace di esprimere le proprie aspirazioni, la donna ha però costituito la forza motivazionale dell’uomo, permettendogli, come sostiene Virginia Woolf, di riflettere “la sua figura in una misura due volte il naturale”. E’ il caso eclatante di Sybil, personaggio femminile di maggior rilevanza nel noto racconto “Il ritratto di Dorian Gray”, la cui figura è appiattita e schiacciata dal narcisismo ed estetismo del suo protagonista. Ambientato in epoca vittoriana, il celebre romanzo di Oscar Wilde narra infatti la storia di Dorian Gray, un giovane ricco ed estremamente affascinante che si innamora di un’attrice, Sybil Vane. Se la ragazza nutre un amore puro e sincero per l’affascinante dandy, Dorian è in realtà attratto solamente dalle sue doti recitative. Infatti, dopo che la giovane perde il suo talento artistico, Dorian la ripudia definendola “una donna senza arte e senza genio”. A seguito di tale rifiuto la fanciulla per disperazione si suiciderà. La penna di Wilde tratteggia dunque Sybil come una figura dalla personalità scialba che diviene significante solo in relazione a Dorian. Lo stesso nome è profondamente evocativo e richiama per assonanza le sibille, figure mitologiche i cui vaticinii erano caratterizzati da una tale ambiguità di significato da rendere inutile l’interpretazione. Dunque Sybil è un personaggio fortemente simbolico, la cui purezza di sentimento ed il suicidio, rappresentano un atto estremo di amore, grazie al quale Dorian ne esce paradossalmente elevato, come l’eroe di una tragedia greca. Quella di Sybil è solo una delle tante storie che ci parlano di temi complessi come l’emancipazione femminile e stereotipi di genere.
Con la mostra “Arte Donna”, la Galleria360 vuole quindi rendere omaggio a tutto l’universo femminile celebrandone il riscatto sociale ed artistico. Attraverso le opere di artiste femminili selezionate da ogni parte del mondo, si intrecciano i fili di narrazioni artistiche diverse che vanno dall’intimo all’universale; frammenti di racconti capaci di far irrompere nell’arte lo spessore e la complessità della vita, da un punto di osservazione privilegiato: quello della donna. Una rassegna artistica quella di “Arte Donna”, che ci ricorda da dove le donne sono dovute partire, non tantissimo tempo fa, per arrivare al presente. La sfida secolare tra barriere sociali e legittime rivendicazioni è costituita infatti di piccoli passi, il cui eco si diffonde ancora ai giorni nostri.
Virginia Bazzechi Ganucci Cancellieri